Questa pratica didattica propone ricche e variate attività per lavorare in modo interdisciplinare tra matematica e italiano. Le proposte si pongono in continuità con attività che i bambini possono aver svolto nel primo ciclo legate alla descrizione, alla comunicazione, alla memorizzazione di filastrocche e all’ascolto di storie per affrontare concetti matematici come numeri o figure geometriche (si veda la pratica didattica “Attività tra matematica e lingua nel primo ciclo”). Nel secondo ciclo, le proposte sono incentrate in modo più incisivo sul processo cognitivo “Comunicare e argomentare” riprendendo e consolidando attività di descrizione e di comunicazione, nelle quali gli allievi devono fornire o interpretare informazioni usando un linguaggio matematico sempre più corretto e appropriato. Viene favorito lo sviluppo di competenze inerenti alla comunicazione verbale, sia orale che scritta, in dialogo con altri registri di rappresentazione semiotica, come quello grafico, aritmetico o gestuale. A tal proposito, nella sezione giochi sono disponibili alcune proposte, come “Taboo matematico”, “Pictionary matematico”, “Mimo matematico”, che possono essere utili per lavorare sugli aspetti comunicativi potenziando a seconda del gioco l’uso di un registro semiotico specifico. Alcune attività che partono dal descrivere oggetti matematici, se gestite opportunamente, possono condurre all’avvio del delicato, quanto fondamentale, atto del definire in matematica. Inoltre, alcune di queste proposte possono anche favorire un avvicinamento all’argomentazione, partendo dalle richieste di motivare e giustificare il proprio punto di vista.